Associazione Monte Alto
 
Osservazioni variante piano regolatore generale 
Comune di Corte Franca anno 2004
 
 
 
All’attenzione del Sindaco del Comune di Corte Franca
All’attenzione dei consiglieri Comunali di Corte Franca..
    e p.c. a tutte le persone che pensano che la tutela del territorio sia una cosa importante
 
 

Oggetto: osservazioni alla variante del piano regolatore generale del comune di Corte Franca
 

Il nuovo PRG del Comune di Corte Franca in vigore di fatto dal 2001, con l’attuale ulteriore variante, viene modificato, con titolo di giustificazione per adeguamento alle nuove norme Regionali (L.R. 1/2001), particolarmente per le prescrizioni alle "destinazioni d’uso non ammesse" e alla formazione del "Piano dei servizi".
In più parti della documentazione si usano parole come: ambiente, tutela, riordino, contenimento, attenzione ecc. In realtà lo scopo evidente della variante è inserire ~ 200.000 metri quadrati con ~ 80.000 metri cubi di nuovi edifici di vario genere, principalmente, pare, in favore di interessi personali di coloro che stanno sfruttando il nostro territorio.
Si autorizzerà, inoltre, la trasformazione (quindi la definitiva compromissione) di aree di salvaguardia e di particolare importanza idrografica già tutelate nel vigente PRG.
Con amara, evidente constatazione abbiamo visto che, quando ci sono, le normative di tutela delle vere risorse per la nostra comunità, trovano spazio solamente "sulla carta" mentre, nella sostanza, le regolamentazioni urbanistiche vengono piegate agli interessi di bottega di qualche singolo o di qualche lobby, soggetti che ottengono grossi vantaggi economici (diversi miliardi delle vecchie lire) a discapito della comunità locale.
Su quanto poco siano rispettate le prescrizioni di tutela, basti ad esempio osservare che, su circa 20 siti segnalati nel vigente PRG per la loro importanza idraulica, 5 (cinque) recentemente sono stati manomessi, chiusi o completamente distrutti.
Come semplici abitanti, residenti dalla nascita in questo comune, ci si chiede se valga la pena continuare a consumare irreparabilmente il territorio, per scopi estranei ad una vera utilità della comunità di Corte Franca. In cambio, la comunità (il Comune) ne ottiene poco, forse il sufficiente per realizzare nuove opere di discutibile funzione sociale nonché interventi puramente estetici, che continueranno a generare ingenti costi di mantenimento e, con essi, nuove "necessità" di sfruttamento del territorio.
Curioso, infine, che proprio un’amministrazione sostenuta dal motto "Padroni a casa nostra", apra ancora il Nostro Comune alla speculazione edilizia, cosi da generare di fatto flussi di gente estranea alla nostra Comunità. Del resto, le idee sono idee, il danaro è tutt’altro affare…
 
 

 
 
Osservazione N°I alla variante n° 18
"TRASFORMAZIONE DI UNA ZONA UMIDA CON PERMESSO DI COSTRUIRE UNA STRUTTURA DI STOCCAGGIO AL SERVIZIO DELL’AZIENDA VITIVINICOLA." (Ziliani) 
 
Osservazione N°II alla variante n° 9:  
  Zona F6 – "ATTIVITA’ RICETTIVE AL SERVIZIO ALLE TORBIERE" 
 
Osservazione N°III alla variante n° 7/b:  
  "AREA ATTREZZATA A PARCHEGGI PER 18000 METRI QUADRATI IN ZONA AGRICOLA DI SALVAGUARDIA E IN ZONA DI RISPETTO AMBIENTALE" 
 
Osservazione N°IV alla variante n° 8:  
Zona F5 - "ATTIVITA’ ALBERGHIERA E DI RISTORAZIONE" (Colombera) (Ziliani) 
 
Osservazione N°V alla variante n° 4/b:  
"TRASFORMAZIONE DI UNA ZONA E1 – AGRICOLA DI SALVAGUARDIA A ZONA D4 – COMMERCIALE DI ESPANSIONE" (Autogrill) 
 
Osservazione N°VI alla variante n° 1/d :  
 "P.L. BETTOLINO"(Verso le valli di Calino) 
 
Osservazione N°VII alla variante n° 12:  
"PERIMETRO ZONA GOLF" 
 
Osservazione N°VIII alla variante n° 14:  
 "AGRITURISMO SOLIVE" (Bariselli) 
 
Osservazione N°IX alla variante n° 6/a:  
 "ZONA DI AMPLIAMENTO DI UNA ZONA D5 A PIAZZALI PRIVATI" (L’Edile) 
 
Osservazione N°X alla variante n° 1/b:  
 "P.L. VIA VILLA" (Felappi) 
 
Osservazione N°XI:  
CAMPO DI CALCIO DEI PIOPPI A NIGOLINE 
 
Osservazione N°XII:  
SISTEMA DEI SERVIZI: VIABILITÀ CICLABILE E PEDONALE 
 
Osservazione N°XIII :  
 SISTEMA DEI SERVIZI: RIORDINO DELLA VIABILITÀ PRINCIPALE 
 
 
 
Osservazione N°I alla variante n° 18:
"TRASFORMAZIONE DI UNA ZONA UMIDA CON PERMESSO DI COSTRUIRE UNA STRUTTURA DI STOCCAGGIO AL SERVIZIO DELL’AZIENDA VITIVINICOLA." (Ziliani)
1
 

Si chiede che l’area in oggetto in zona Fontana di Borgonato non sia trasformata e venga mantenuto l’attuale vincolo, come da articolo N°34 delle norme di attuazione del vigente PRG, nel rispetto della legge 431/1985 oltre che per l’importante funzione quale area di spaglio pertinente al bacino idraulico Demaniale della valle Fontana.

Mediante la trasformazione dell’area non sono rispettate:

· La funzione a zona di esondazione del fosso Longarone che è di circa due metri più alto del piano di campagna, rispetto alle aree oggetto di trasformazione. Sul fianco del ponte di attraversamento del fosso longarone in via Fontane esiste infatti uno scolmatore di piena, avente funzione di punto di tracimazione, durante le ingenti precipitazioni, nella sottostante area di spaglio valle Fontana (tale area è già stata gravemente compromessa dalle strutture, non si sa come autorizzate, delle esistenti discoteche).
 
· La fascia di rispetto dell’esistente pozzo Borgonato (raggio 200m come D.L. 18 Agosto 2000 n. 258) che è scavalcata con prescrizioni, le quali non danno reale garanzia di rispetto. L’inquinamento dell’importante falda idrica, infatti, è palese, cosi’ come la situazione di continuo scarico abusivo della rete fognaria nel bacino in oggetto, sia per gli edifici industriali e civili della zona, come per le discoteche e lo stato di abbandono del depuratore di Borgonato.
 
· La distanza minima dalle acque di metri 10 per le opere edili e di scavo come R.D.25/1904
 
· La carta della fattibilità geologica inserita nel vigente PRG del geologo dott. Novali capitolo 11 pag. 17. Si ricorda infatti che tale relazione geologica è ancora valida, essendo trascorsi solamente tre anni dallo studio (i tempi della geologia sono molto lunghi: dell’ordine del milione di anni).
 
· La vecchia strada vicinale delle fornaci nelle sue condizioni di carrareccia di campagna, che sarebbe asfaltata e allargata incrementando la rovina (già in corso) di ciò che resta dei caratteristici "Dossi" di Borgonato.
 
 Si ricordi inoltre l’Estratto art. 34 norme di attuazione vigente PRG:
 
 Le zone umide e le zone a vegetazione idrofila del territorio comunale ed individuate dalla cartografia di piano rappresentano arre che per la loro rilevanza biologico-naturalistica sono soggette alla massima tutela.
 In queste zone non è consentita alcun’alterazione dello stato dei luoghi e devono essere conservate la flora e la fauna originarie.
 E' vietata qualsiasi opera che preveda movimenti di terra o sistemazioni agrarie che determinano variazioni piano altimetriche dell’assetto dei terreni. E' consentito lo sfalcio periodico del canneto.
 Le coltivazioni dovranno arretrasti a non meno di MT 2.00 dall’orlo perimetrale. Lungo le rive ed in un raggio di MT 20.00 dal perimetro non potranno essere ammassate sostanze che potrebbero provocare l’inquinamento delle acque.
 

 Osservazione N°II alla variante n° 9:
  Zona F6 – "ATTIVITA’ RICETTIVE AL SERVIZIO ALLE TORBIERE"
1

 Si chiede che venga annullata la trasformazione da zona E1 a zona F6, in quanto le futili motivazioni stesse della variante basterebbero al suo annullamento.
 
 Si parla di realizzare "attività ricettive al servizio delle Torbiere": "i giochi dei bambini", i "servizi di ristoro", il "turismo anche culturale", i "posti di osservazione privilegiati" muniti di "torrette dove con il cannocchiale sia possibile vedere le unicità….." (questa sarebbe la più divertente e fantasiosa se fosse una favola, ma purtroppo è tristemente reale).
 Inoltre sono previsti "bar, ristoranti, sala riunioni, alloggio per il custode, servizi, giochi all’aperto, zona per pic-nic coperta" (per fortuna che la legge regionale 1/2001 impone di scrivere che "è vietata ogni altra destinazione d’uso principale").
 
 La riserva naturale delle Torbiere del Sebino, istituita con il D.C.R. 1846 del 1984, non necessità di alcuna struttura, anche alle sue "porte", che andrebbe in contraddizione con la definizione stessa di riserva naturale. Il primo intervento serio e prioritario da attuare sulla zona sarebbe quello di evitare che gli scarichi fognari finiscano direttamente in torbiera.
 
 
 
 
 
 
 Osservazione N°III alla variante n° 7/b:
 
  "AREA ATTREZZATA A PARCHEGGI PER 18000 METRI QUADRATI IN ZONA AGRICOLA DI SALVAGUARDIA E IN ZONA DI RISPETTO AMBIENTALE"
1

 
 
 Si chiede di mantenere le zone come agricola di salvaguardia.
 Ricordando che:
- l’area è già ILLEGALMENTE in corso di trasformazione d’uso;
- lo sviluppo del centro commerciale "le Torbiere" (secondo noi le parole "centro commerciale" e "Torbiere" dovrebbero essere l’antitesi l’una dell’altra; invece, anche in base alla variante n°9, l’amministrazione sembra proprio promuovere la confusione tra le due cose), sta già causando parecchi problemi di viabilità e di disturbo di ogni tipo agli abitanti (oltre che all’avifauna, che nonostante il posizionamento delle "torrette di avvistamento" difficilmente si farà vedere, mentre gli abitanti non possono migrare facilmente verso zone più tranquille).
 
 

 Osservazione N°IV alla variante n° 8:

Zona F5 - "ATTIVITA’ ALBERGHIERA E DI RISTORAZIONE" (Colombera) (Ziliani)
1

 
 
 
 

La consistente superficie di territorio pedecollinare che ingloba la sedicente struttura alberghiera della Colombera dovrebbe avere una destinazione d’uso più utile per la comunità di Corte Franca: queste villette sarebbero destinate unicamente a forestieri del territorio che vengono nella tanto nominata Franciacorta per godere delle sue bellezze naturalistiche (centri commerciali, capannoni nei baci idraulici, ecc.).
Questi immobili sono progettati nella parte più alta del sito, in una zona particolarmente acclive, in contrasto con l’art. 50.5 delle norme tecniche di attuazione: secondo questo articolo bisogna "evitare le escavazioni di cantiere che inducono dissesti del pendio in seguito difficilmente controllabili".
Si chiede che i volumi ancora disponibili su tale area vengano edificati più in basso e destinati all’edilizia economico-popolare per le persone che da tempo vivono a Corte Franca.
Si chiede inoltre che l’art.44 delle norme di attuazione venga ripristinato con la prescrizione che "il piano esecutivo dovrà prevedere la realizzazione del collegamento pedonale tra via S. Maria e via S. Eufemia per il tratto interessato dalla proprietà", come nelle precedenti norme.
 
 
 

 
Osservazione N°V alla variante n° 4/b:

"TRASFORMAZIONE DI UNA ZONA E1 – AGRICOLA DI SALVAGUARDIA A ZONA D4 – COMMERCIALE DI ESPANSIONE" (Autogrill)
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Una nuova area commerciale  alle porte di Corte Franca, oltre che al discutibile impatto paesaggistico, verrebbe a incrementare ulteriormente il traffico sulla SPXI Rovato-Iseo, incentivato anche dalla realizzazione della nuova bretella di Nigoline.
La trasformazione di 25000 metri quadrati in una zona periferica rischia di creare un processo di "conurbazione": questo fatto è anche evidenziato dalle tavole del PTC (Piano Territoriale di Coordinamento) della provincia di Brescia, che sottolineano questa situazione di criticità.
Si chiede che tale zona rimanga E1: agricola di salvaguardia.

 
Osservazione N°VI alla variante n° 1/d :

 "P.L. BETTOLINO"(Verso le valli di Calino)
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Un ulteriore incremento edilizio di questa zona, non è giustificabile se non dalla classica speculazione edilizia, difatti si va a urbanizzare ulteriormente un area completamente decentrata rispetto ai nuclei abitati, per questioni di tipologia e distanza dal paese difficilmente sarà usufruibile dalla popolazione locale, ma da persone estranee. Si incominciano a vedere pesantemente sulla Comunità le conseguenze sociali e le contrarietà al rispetto delle nostre tradizioni causate dalle scelte urbanistiche "a scatola chiusa" governate di fatto  in modo monopolistico dagli "immobiliaristi".

Si chiede che tale area rimanga agricola, i volumi assegnati potrebbero essere portati vicino al centro abitato e destinato all’edilizia economico popolare, con chiari regolamenti, che non diano la possibilità di utilizzo diverso dalla diretta residenza delle persone  che da tempo abitano a Corte Franca.
 
 
 
 

 
Osservazione N°VII alla variante n° 12:

 "PERIMETRO ZONA GOLF"
 

Riteniamo che la struttura del campo da Golf, da ~ UN MILIONE DI METRI QUADRATI (1.000.000 di m2 piuttosto in difetto che in eccesso), non abbia diritto a pretendere ulteriore territorio che verrà definitivamente escluso all’utilizzo della popolazione autoctona.
Inoltre l’assegnare nuovi metri cubi palesa l’obiettivo di speculazione edilizia, esclusiva del sedicente campo da golf.
Chiediamo che tali aree rimangano agricole di salvaguardia.
 
 
 

 
Osservazione N°VIII alla variante n° 14:

 "AGRITURISMO SOLIVE" (Bariselli)
 
 

L’agriturismo Solive, ben più conosciuto come ristorante, viene premiato con ulteriori volumi malgrado siano palesi sia le vere vocazioni dell’attivita’ (diverse da cio’ che prevedono i regolamenti agrituristici) sia la continua manomissione del vicino territorio.
Si ricordi, a tal proposito, la continua manomissione delle risorgive delle Paiole e dei fossi ad esse limitrofe. Del resto tali operazioni vengono deliberatamente"consentite", se non addirittura favorite.
Riteniamo inoltre che non è sensato l’incremento dell’antropizzazione in questa zona assolutamente priva di rete fognaria.
Si chiede che non vengano aumentati i volumi altamente impattanti dal punto di vista paesistico, e che la zona umida delle Paiole venga ripristinata secondo le norme vigenti.
 
 
 
 

 
Osservazione N°IX alla variante n° 6/a:

 "ZONA DI AMPLIAMENTO DI UNA ZONA D5 A PIAZZALI PRIVATI" (L’Edile)
 

 

Il continuo ampliamento di questa ditta (aumentato in occasione di ogni variante e P.R.G.) con depositi e discariche nel sottosuolo non è giustificato in quanto va a occupare aree agricole di salvaguardia che sarebbero da tutelare il più possibile (anche per una auspicabile futura funzione di risorsa per prodotti alimentari genuini a diretto consumo locale).
Si rischia che nel giro delle probabili varianti al P.R.G. future, questa ditta occupi tutta la campagna centrale di Corte Franca e giunga fino all’abitato.
Si segnala che l’area soggetta a trasformazione e già usata in parte come discarica dalla stessa ditta Edile inoltre esiste sul posto un pozzo di prelievo delle acque di prima falda.

Si chiede che l’area in questione rimanga agricola di salvaguardia.
 
 
 

 
Osservazione N°X alla variante n° 1/b:

 "P.L. VIA VILLA" (Felappi)
 

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Con l’adozione di questa variante viene a cadere un’altra barriera allo sfruttamento del territorio. L’area collinare di Nigoline, fino ad oggi tutelata per quanto possibile, viene data in pasto alla speculazione edilizia.
Addirittura è necessario creare opere di urbanizzazione primaria (strada di accesso), e ciò viene giustificato come "miglioramento della viabilità" . Con quale coraggio? Chi, oggi, ha necessita’ di accesso carraio alle aree che si intendono edificare?
Questo a noi pare un pessimo esempio di pianificazione (o, meglio, un ennesimo esempio di incapacità di pianificazione) che e’ destinato ad apportare danni irreparabili al paesaggio nonché ai caratteri peculiari del Centro Storico di Nigoline.
Chiediamo quindi che non si dia corso a questa variante e che l’area interessata rimanga completamente inedificabile, inoltre venga rimarcata la destinazione di cascina agricola dell’immobile di proprietà Cacciamatta, per lasciare una reale risorsa vicino all’abitato (se non se ne capisce oggi la funzione sociale, si augura che potrà essere riconosciuta in un prossimo futuro).
 
 
 

 
Osservazione N°XI:

CAMPO DI CALCIO DEI PIOPPI A NIGOLINE
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Nella tavola N°9 - Sistema dei servizi è scomparso il campo da calcio (ex Pioppi) in via Castagnole a Nigoline. Si chiede che la struttura sportiva pubblica venga rilevata come di fatto esistente: campo da calcio.
Si rammenta che, a memoria d’uomo, il sito in questione fu un lascito alla comunità di Nigoline.
Qualora le intenzioni dell’amministrazione fossero quelle di declassare l’area da verde pubblico attrezzato a zona agricola e magari in futuro, con una nuova variante, alienarla al Golf, ne denunciamo anticipatamente il palese danno economico economico e sociale  per il comune.
Auspichiamo anche che si abbia il coraggio di manifestare chiaramente le vere intenzioni dell’Amministrazione relativamente al destino di quest’area.
 

 
Osservazione N°XII:

SISTEMA DEI SERVIZI: VIABILITÀ CICLABILE E PEDONALE
 
 

La viabilità ciclabile e pedonale rilevata sulla tavola N°9 - Sistema dei servizi, è in più punti diversa: alcune piste e percorsi non sono segnati sebbene esistenti, mentre altri sono segnati come esistenti ma non esistono, se si pensa di far riferimento a quelli previsti, ne manca l’individuazione di molti utili  per una rete di comunicazione pedonale ciclabile tra le varie realtà territoriali.
La tavola 4/g del vigente P.R.G., è molto più pertinente alla realtà.
 
 
 
 
 
 
 

Osservazione N°XIII :

 SISTEMA DEI SERVIZI: RIORDINO DELLA VIABILITÀ PRINCIPALE

Nella programmazione del riordino della viabilità principale, nello studio del piano dei servizi risulta un insufficiente attenzione alla sicurezza delle zone residenziali e di utilizzo pubblico. Particolare attenzione dovrebbe essere posta, oltre che a tutto il tratto della SPXI Rovato-Iseo, anche per i "rettilinei" di via Seradina/via S. Afra e per il "rettilineo" di via Tito Speri. Quest’ultimo meriterebbe una deviazione del traffico su via G. Pastore e via A. Grandi allo scopo di proteggere la parte centrale di via Tito Speri. Queste vie, purtroppo, sono già state teatro di incidenti mortali. L’ulteriore incremento delle abitazioni recentemente autorizzato, la prossima apertura della "tangenziale" di Nigoline, le numerose (e nefaste) varianti in corso di approvazione sono elementi destinati a moltiplicarne i volumi di traffico. Con essi si moltiplicheranno i livelli di rischio per le persone …